Abbiamo incontrato Giò di Tonno, il Quasimodo di Notre Dame de Paris: in questa intervista ci racconta le sue emozioni e il segreto di questo meraviglioso spettacolo.
“Notre Dame è una magia... non si può spiegare”: con queste parole Giò di Tonno, il Quasimodo di Notre Dame de Paris, ci ha spiegato il turbinio di emozioni positive che si respira sul palco di uno dei musical più apprezzati al mondo, durante un veloce incontro nel backstage a pochi minuti dall'inizio dello spettacolo, (a fondo pagina il video integrale dell'intervista).
Cosa significa per te Notre Dame?
Non si può spiegare a parole. Bisogna guardare, ascoltare, immergesti dentro la sua magia.
A 17 anni dalla prima messa in scena e dopo il successo internazionale, oggi con il nuovo cast quale potrebbe essere la chiave del successo?
Tante cose insieme, non c'è una formula precisa, mi viene da pensare alla Coca Cola o alla Nutella... Appassiona ancora oggi, tutti gli ingredienti funzionano a meraviglia. Ci sono canzoni incredibilmente riuscite e posso dire anche delle belle voci, senza passare per presuntuosi. Resiste al passare degli anni, ai cambiamenti sociali.
Cos'è cambiato in questi anni?
Rispetto a 20 anni fa credo sia cambiata tanto la società, mentre Notre Dame invece è rimasto uguale a se stesso. Appassiona, convince, avvince ed emoziona ancora tanto, e credo questa sia la cosa più bella.
Quasimodo è un personaggio complesso: cosa ha trovato più appassionante nell'interpretarlo, e cosa invece più difficile?
Difficile direi il pensare ad un personaggio che non ha mai avuto grande dimestichezza con i sentimenti umani, che essendo sempre stato segregato in una cattedrale non ha mai avuto contatti con persone al di là di Frollo. Questo aspetto mi ha dato modo di scavare dentro di me, cercare quelle cose sconosciute e tirarle fuori, mettendo tutte queste sensazioni ed emozioni al servizio del personaggio. Così puoi riuscire a trovare la chiave vincente. E' un personaggio estremo che comunica senza filtri e sovrastrutture, in questo invece ho trovato la parte più interessante e bella.
C'è un gesto scaramantico prima dello spettacolo, tra tutti voi o da solo?
Quello di tutti i teatranti, la famosa "parolaccia" ripetuta tutti insieme. Io invece negli anni ho iniziato a slacciarmi e riallacciarmi una scarpa prima dello spettacolo, ha funzionato diciassette anni fa e continuo a farlo ancora oggi.
Giò di Tonno, trucco e parrucco fatti, ha poi tenuto a mandare un abbraccio al pubblico: "Grazie e un bacio a tutto il pubblico, in particolare a quello di Teatro.it. A presto!”
Per conoscere le date del tour: Notre Dame de Paris (DATE TOUR)
Articolo di Valentina Rigano